Si sta svolgendo presso il campo di calcetto del parco fluviale il “primo torneo antirazzista” organizzato da giovani teramani. Il campo non ha sfavillanti pubblicità, che profumano di soldi, ma scritte cubitali ispirate a nostalgici e improbabili ritorni. Non si odono e non si vedono trotterellanti campane! Si respira un'aria pulita, l'aria del fiume Vezzola, tra le note di una musica nota, ma poco conosciuta. Non si vedono immagini di escort scondinzolanti tra le braghe del sior padron. Tutto è sereno. Qualcuno invece dice che è un po' sinistro. Ma il clima è bello. Un panino, una birra, un arrosticino. Due parole. Nel segno dell'accoglienza. Bravi ragazzi.
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