domenica 25 settembre 2011

CARCERI PIU' O MENO PIENE


Non capisco più nulla della società italiana! Ogni argomento che incontro è un paradosso. Sono preoccupato! Non per la società ma per me, per la mia salute mentale. Con i soliti due amici al bar ci siamo chiesti: ma quali reati avranno commesso coloro che sono rinchiusi in carcere? La risposta che ci siamo dati: la maggior parte sono consumatori - spacciatori di droga e immigrati clandestini. Ambedue le categorie conseguenza di disagi e difficoltà sociali. Giovani e meno giovani che certamente avrebbero preferito un'altra vita, lontana dalle difficoltà, dagli stenti.
Non mi riferisco ai giovani che si avvicinano alla tossicodipendenza per noia, per evasione dagli agi, mi riferisco a quei giovani per cui la droga è il mezzo per non pensare alle angosce del futuro. Costoro vorrebbero solamente una vita tranquilla, un lavoro stabile. Non mi riferisco agli immigrati di prostituzione e di droghe. Mi riferisco a coloro che vogliono lavorare nel rispetto delle nostre leggi. E chi è fuori dal carcere? Gli evasori fiscali! Ma non sarebbe più semplice far pagare le tasse a costoro e con ciò che si recupera fare una politica sociale e di lavoro sicuro? Ma non sarebbe meglio mettere in carcere coloro che lucrano sugli altri invece che gli altri? Ma possibile che in Italia non si possano fare delle leggi semplici e chiare? Se ti pesco a non pagare le tasse vai in carcere, senza sconto, fin dal primo grado di giudizio, per 10 anni? Sarebbe troppo semplice. Se ti pesco a lucrare sui contributi pubblici ti lascio in carcere per 15 anni. Sarebbe troppo semplice. Ma mi sorge un dubbio: ma le carceri si vuoterebbero o si riempirebbero maggiormente?

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