La fretta accieca la vista. La frenesia sopisce le coscienze. Con la smania di voler dimostrare di essere i più bravi, i più efficienti, stanno facendo dei danni irreparabili alla nostra città. Ma ci voleva tanto aprire un dibattito su alcune ipotesi progettuali per la sala ipogea? Ci voleva tanto aprire il confronto con coloro che la città la vivono? No. La smania di far presto (presto, presto presto così vedono quanto siamo efficienti!), porta a non valutare le conseguenze. A me il tetto non piace. E' troppo impattante. Troppo visibile. Altera uno scorcio importante e storico, la continuità fra corso San Giorgio e viale Bovio. Bastava far restare l'altezza del tetto per quasi tutta l'area allo stesso livello minimo e poi sollevare al lato opposto. Ma è chiaro, nella fretta non l'hanno valutato! E poi l'acciaio cor-ten, non deve essere ancora trattato? Allora se deve essere ancora trattato, il tetto è ancora un cantiere. Praticamente hanno aperto un cantiere. E adesso gli operai lavoreranno a braccetto con i passanti (che ne dice la direttrice dei lavori?). Però troppo tardi per poter far dare anche a questi ultimi la possibilità di suggerimenti. Ma loro dei nostri suggerimenti non sanno che farsene. Loro sanno ciò che fanno. Loro hanno avuto la maggioranza dei voti. Loro comandano, come candidamente ha ammesso più volte il sindaco in consiglio.
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