giovedì 2 giugno 2011

UN REFERENDUM NON E' SOLO CUORE

Il referendum non può essere una questione di cuore. I referendum a cui saremo chiamati a votare sono una questione di cervello.
Si all'abrogazione della legge sul nucleare, perchè siamo in ritardo, perchè altri producono in eccesso energia dal nucleare, perchè gli investimenti vanno indirizzati alle energie alternative, perchè le scorie non sappiamo dove smaltirle.
Si all'abrogazione della privatizzazione dell'acqua. Anche se si discute solo della privatizzazione delle condutture. Non è vero che la liberalizzazione fa risparmiare i cittadini (vedi la liberalizzazione del petrolio, la benzina ha superato 1,5 euro al litro), vedi la liberalizzazione delle assicurazioni (per stipulare una polizza ci vuole una assicurazione sull'infarto), mentre è sicuramnete vero che fa aumentare i profitti dei privati (leggi le grandi industrie si mettono daccordo, fanno cartello).
Si all'abrogazione del leggittimo impedimento. Non vale la pena spendere neanche una parola su questo. Tutti dovremmo essere uguali di fronte alla legge. Utopia? Speriamo di no.

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