domenica 19 giugno 2011

MAGGIORITARIO: NO GRAZIE


Un sistema elettorale che imbriglia la democrazia. La durata di un governo non è sinonimo di efficienza. Un governo può durare cinque anni e creare danni incommensurabili. Ovviamente, al contrario, potrebbe essere il massimo dell'efficienza, ma in questo caso non ci sarebbe nulla da obiettare. Il problema è se un governo vuol durare cinque anni e in questi cinque anni ci si accorge che stanno combinando scelte deleterie per il Paese. In questo caso nessuno dei parlamentari vuol tornare alle elezioni, per paura di perdere i privilegi acquisiti. Chi ha voglia di perdere quindicimila euro al mese? Chi ha voglia di perdere il portarborse, i rimborsi, il barbiere, ecc? Allora ecco ci si trova in un sistema bloccato. Da una parte la consapevolezza dell'inefficienza del leader, dall'altra la voglia personale di restare nei privilegi. Ecco perchè il maggioritario è un sistema anti democratico. Si, lo ribadisco, so della gravità della parola, antidemocratico. Non permette il cambio delle persone, se non con il ricorso alle elezioni. Ecco perchè, consapevole di queste e di altre mille riflessioni, anche storiche, mi son sempre schierato per il proporzionale con lo sbarramento al 4%. Ero, e forse ancora sono, parte di una minoranza che la pensa in questo modo. Ma comincia a serpeggiare il dubbio, e capire l'importanza del cambio della legge elettorale. Proporzionale e sbarramento al 4 %. Prima si chiede il voto per le proprie idee e "poi" si fanno gli accordi sul programma, alla luce del sole. Nel maggioritario, invece, prima si fanno le alleanze nel segreto delle stanze e poi si fanno i programmi. E ai cittadini non resta che scegliere fra due minestre preconfezionate. O non andare a votare.

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