venerdì 17 giugno 2011

BRUNETTA E NOI

Mi faccio una semplice domanda, ma se il precario fosse lui, si comporeterebbe nello stesso modo, penserebbe nello stesso modo? Quanta è strana la nostra società, fanno le leggi sui precari coloro che precari non sono. Pontificano coloro che pontefici non sono, ma che solo per una vergognosa legge elettorale sono lì a pontificare. Il Brunetta due volte si è candidato a sindaco di Venezia e due volte è stato sonoramente preso a calci nel sedere. Coloro che lo conoscono, i suoi paesani, due volte lo hanno rifiutato. E lui, lacchè di turno del segretario del partito (di tutti i partiti, destra, sinistra, centro, alto basso) si è fatto nominare al parlamento, dopo che ovviamente lo stesso segretario di partito si è garantita la nomina al parlamento (una legge elettorale da schifo!). E vengono a pontificare! Guardatevi intorno. Guardate, osservate, chi ci rappresenta. Chi rappresenta la comunità al parlamento! Se loro sono lo specchio della società, la nostra società è allo sfacelo. Ma per fortuna non è così. Vivo tra la gente. Vivo anche tra i giovani. Tra di loro c'è ancora una grande voglia di fare, di studiare, di migliorare. Solo se avessero la possibilità di guardare con ottimismo al futuro! Solo se dessero loro la possibilità di dimostrare ciò che sanno e vogliono fare, come l'hanno data a me! Ringrazio quella classe dirigente, che mi diede quelle possibilità. La società è cambiata, in peggio. Grande responsabilità è degli attuali cinquantenni. Anche mia. Ho fatto tutto quello che potevo?

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