Mai avrei pensato di dover rimpiangere Mastrodascio. Mai avrei pensato di dover ripensare alla scenografia che dal corso si allungava per viale Bovio. Mai avrei pensato di dover ricordare gli zampilli d'acqua. Mai avrei pensato di aver avuto malinconia della
serenità di una fontana. Tutto questo è il passato. Ora ci dobbiamo confrontare con un presente senza un piano organico per la città. Si passa dal viale delle rimembranze, di ottocentesca memoria, fuori tempo e fuori posto, al tetto futuristico di quella che vorrebbe diventare subito una sala espositiva, ma non gli è concesso per carenza di fondi e di idee. Si aspetta il restauro dei ruderi del teatro romano, sperando di veder la fenice rialzarsi, e invece si vede sollevare un albero di Natale lì dove c'è già un abete teramano. Si voleva una piazza Dante pedonale e invece è ancora fonte di entrata per i costruttori. Si voleva un campo pieno di giovani sportivi e invece ci promettono un'area piena di care case. Si voleva un nuovo teatro comunale e invece si intravede un teatro gestito dal privato. Non capisco.
serenità di una fontana. Tutto questo è il passato. Ora ci dobbiamo confrontare con un presente senza un piano organico per la città. Si passa dal viale delle rimembranze, di ottocentesca memoria, fuori tempo e fuori posto, al tetto futuristico di quella che vorrebbe diventare subito una sala espositiva, ma non gli è concesso per carenza di fondi e di idee. Si aspetta il restauro dei ruderi del teatro romano, sperando di veder la fenice rialzarsi, e invece si vede sollevare un albero di Natale lì dove c'è già un abete teramano. Si voleva una piazza Dante pedonale e invece è ancora fonte di entrata per i costruttori. Si voleva un campo pieno di giovani sportivi e invece ci promettono un'area piena di care case. Si voleva un nuovo teatro comunale e invece si intravede un teatro gestito dal privato. Non capisco.
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