La strada dove aveva portato la guida
di Bersani non poteva prevedere altro sbocco che un governo di unità
nazionale.
Bersani è stato l'anello debole del
centro sinistra.
Le sue scelte, le sue titubanze hanno
fatto naufragare la possibilità di un governo veramente riformista
Ora non ci resta che sperare che le
riforme agognate le faccia un governo di unità nazionale. Almeno la
riforma del lavoro e la legge elettorale.
Pensare che la defiscalizzazione del
lavoro giovanile la faccia un governo sinistra-centro-destra è
paradossale.
La flessibilità fu una invenzione
demenziale del governo di centro sinistra (sic!) avallata poi dai
governi di centro destra, ora viene messa in discussione da un
governo di S.C.D.
L'altra riforma agognata è il
“conflitto di interessi” e la ineleggibilità dei condannati.
Queste, mettiamoci l'anima in pace,
sarà per altre generazioni.
Poi in fondo in fondo se le riforme le
faccia questo governo, per noi cittadini cosa cambia? Assolutamente
nulla. L'importante è che le facciano. Nell'interesse della società
che sarà.
Però una cosa mette bene in chiaro la
non volontà della sinistra di governare. La capacità sulla soglia
del … governo, di riuscire a sfasciare tutto, per vecchie gelosie,
veti incrociati, ripicche da logiche di bottega.
(nell'immagine: Emilio Scanavino)
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