domenica 21 aprile 2013

ORA PIU' CHE OGNUNO RICLAMA LIBERTA'

Ieri, sabato, è stata inaugurata a Civitella del Tronto una mostra documentaria dal bellissimo titolo “ora più che ognuno riclama libertà – Stato e Chiesa in Abruzzo durante la rivoluzione unitaria”. Mostra che affronta il periodo unitario ottocentesco abruzzese alla luce dei documenti archivistici locali. Peccato che né la presentazione sia stata né la mostra sia all'altezza invece della pubblicazione donata agli intervenuti.

L'unica relazione didatticamente valida è stata quella di Italo Di Dalmazio che pur non essendo storico è riuscito a tracciare un percorso chiaro e nitido della storia della
cittadina civitellese, inserita alla fine nella grande stagione dell'Unità d'Italia.

Le altre relazioni sono state solo delle vaghe presentazioni, non penetrando l'argomento in discussione.

Le mostre documentarie, come quella in in visione, già di per sé difficili da leggere, dovrebbero essere accattivanti.

Le foto dovrebbero essere di una grandezza tale da renderle facilmente leggibili.

Ci dovrebbe essere un percorso semplice vcapace di fare da guida e rendere facile la comprensione. 
Invece è come al solito un affastellamento di foto di documenti.

Le uniche foto che rendono interessante il tutto sono quelle storiche.

Altro giudizio invece della pubblicazione di Federico Roggero, professore aggregato dell'università degli Studi di Teramo. Un volume che riesce a rendere bene il clima nel quale si visse quella straordinaria pagina della nostra storia. Un volume dai contenuti particolarmente interessanti, stampato in maniera impeccabile, frutto di un lavoro profondo fatto da un autore che, si sente, ama la nostra storia. Se una notazione devo fare, sotto le foto avrei apprezzato le didascalie, per non essere costretti alla ricerca delle informazioni lungo il testo.

Un volume che è bene avere nella propria biblioteca, da leggere con passione, lasciandosi trasportare nel periodo ottocentesco. Un ringraziamento a tutti coloro che ne hanno permesso la lettura.

Nessun commento:

Posta un commento