Ieri, sabato, è stata inaugurata a
Civitella del Tronto una mostra documentaria dal bellissimo titolo
“ora più che ognuno riclama libertà – Stato e Chiesa in
Abruzzo durante la rivoluzione unitaria”. Mostra che affronta il
periodo unitario ottocentesco abruzzese alla luce dei documenti
archivistici locali. Peccato che né la presentazione sia stata né
la mostra sia all'altezza invece della pubblicazione donata agli
intervenuti.
L'unica relazione didatticamente valida
è stata quella di Italo Di Dalmazio che pur non essendo storico è
riuscito a tracciare un percorso chiaro e nitido della storia della
cittadina civitellese, inserita alla fine nella grande stagione
dell'Unità d'Italia.
Le altre relazioni sono state solo
delle vaghe presentazioni, non penetrando l'argomento in discussione.
Le mostre documentarie, come quella in in visione, già di per sé
difficili da leggere, dovrebbero essere accattivanti.
Le foto dovrebbero essere di una
grandezza tale da renderle facilmente leggibili.
Ci dovrebbe essere un percorso semplice vcapace di fare da guida e rendere facile la comprensione.
Invece è come al solito un affastellamento di foto di documenti.
Invece è come al solito un affastellamento di foto di documenti.
Le uniche foto che rendono interessante
il tutto sono quelle storiche.
Altro giudizio invece della
pubblicazione di Federico Roggero, professore aggregato
dell'università degli Studi di Teramo. Un volume che riesce a
rendere bene il clima nel quale si visse quella straordinaria pagina
della nostra storia. Un volume dai contenuti particolarmente interessanti, stampato
in maniera impeccabile, frutto di un lavoro profondo fatto da un
autore che, si sente, ama la nostra storia. Se una notazione devo
fare, sotto le foto avrei apprezzato le didascalie, per non essere
costretti alla ricerca delle informazioni lungo il testo.
Un volume che è bene avere nella
propria biblioteca, da leggere con passione, lasciandosi trasportare
nel periodo ottocentesco. Un ringraziamento a tutti coloro che ne hanno permesso la lettura.
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