sabato 27 aprile 2013

NON RESTA CHE ASPETTARE

E' innegabile che la composizione del governo Letta è una piacevole sorpresa. L'assenza di nomi improponibili che avrebbero accentuato le differenze e le diffidenze fra destra e sinistra è sicuramente una cosa positiva. Resta da vedere alla prova dei fatti l'operatività e quali soluzioni proporranno per risolvere o almeno cercare di risolvere i problemi del lavoro e dell'economia.

Un dato di fatto resta, Letta ha messo in campo una buona squadra.

Però, ciò che contano saranno le soluzioni che proporranno.
Ma credo che prima o poi le contraddizioni riemergeranno e allora spero che non si sia perso del tempo.

E' ovvio che non si fa una critica pre-costituita. E' chiaro che per come sono state condotte le cose fino ad oggi (vedi l'incapacità di Bersani che ci deve ancora spiegare perchè lui e il PD hanno rottamato Prodi e poi non hanno accettato Rodotà), per la situazione che si è venuta a creare, la soluzione proposta da Letta sembra una buona proposta e che vale la pena aspettare per giudicare.

Però sicuramente possiamo dire che sarà un governo che non farà il conflitto di interessi, che non farà la riforma della giustizia, che tornerà a rendere reato il falso in bilancio, che non toglierà il finanziamento pubblico ai partiti, che non farà la patrimoniale, che non investirà in cultura.

Comunque non si può far altro che aspettare.

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