sabato 9 maggio 2015

INCREDIBILE !!!!!!!!

non ci posso credere, invece pare che sia vero.

I migranti rifiutano l'hotel per motivi religiosi

Succede in provincia di Livorno. Alcuni sono risaliti sul pulmino: "Non possiamo restare nella struttura con donne sposate o sole"
08 maggio 201 La Repubblica - Firenze

Alcuni sono risaliti sul pulmino, altri si sono appoggiati alle fiancate con le braccia incrociate. «Qui non ci restiamo, la nostra religione e le nostre tradizioni non ce lo permettono». È andato avanti tutta la mattina il braccio di ferro fra forze dell’ordine, operatori sociali e un gruppo di migranti arrivati a Campiglia Marittima, in provincia di Livorno, che si rifiutavano di alloggiare all’Hotel i Cinque Lecci. Alla fine, dopo ore di tensioni e trattative, sono stati trasferiti in mini appartamenti di un’altra struttura per le vacanze.

lunedì 9 febbraio 2015

LA NON-DEMOCRAZIA

Vuoi vedere che alla fine devo dare ragione a Berlusconi? Quando dice che ci stiamo avviando verso una non-democrazia? Da anni sostengo, e non capisco come si faccia a non capire, che il primo di tutti i mali della non-democrazia italiana è la legge elettorale. Una legge che permette la "nomina" dei parlamentari, da parte dei segretari di turno dei partiti, è l'origine di tutti i mali. E' chiaro che un segretario si nomini al suo fianco solo ed esclusivamente persone fidate, parlamentari che nel corso della legislatura non diano problemi, che votino con certezza le scelte fatte. E' vero altresì che una legge elettorale basata sulle preferenze dia la possibilità delle truppe cammellate, del voto di scambio. Mi fa piacere ricordare che l'attuale Presidente della Repubblica aveva cucito una legge elettorale addosso agli italiani, il mattarellum. Una legge che permetteva ai segretari di partito di individuare le persone più consone da presentare al giudizio dei cittadini, ma poi sarebbero stati i cittadini a votare e a scegliere la persona che meglio l'avrebbero rappresentati. Una legge che con pochissime modifiche sarebbe stata la legge migliore per gli italiani. Sarebbe bastato togliere la possibilità della candidatura in più collegi e la legge sarebbe stata perfetta. Il 70% dei parlamentari scelti dai cittadini, il 30% scelti dalle segreterie dei partiti con il sistema proporzionale. Perchè penso sia anche

lunedì 2 febbraio 2015

MENO MALE CHE NON C'E' IL VINCOLO DI MANDATO

L'assenza del vincolo di mandato ci ha salvato e ci salva dalla dittatura oligarchica di questa pseudo democrazia italiana. L'unica cosa che permette ancora di avere delle flebili voci libere in Parlamento è l'assenza del vincolo di mandato, come con lungimiranza i padri costituenti, per fortuna, hanno previsto nell'art. 67 della nostra Costituzione: “Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato”.
Immaginate cosa potrebbe succedere o cosa sarebbe successo se in Parlamento non ci fosse stato l'assenza del vincolo di mandato!
I parlamentari sono stati scelti e vengono scelti solo ed esclusivamente per la “fedeltà” dimostrata all'oligarca partitico. Il singolo parlamentare se fosse costretto a dimettersi una volta mostrato il suo dissenso sulle scelte della maggioranza o del presidente del consiglio o del capogruppo di turno, non avrebbe più alcuna possibilità di parola perchè sarebbe costretto a dimettersi e saremmo caduti nella più totale dittatura oligarchica.

domenica 1 febbraio 2015

BERSANI HA SCELTO MATTARELLA, NON RENZI

Abbiamo il nuovo Presidente della Repubblica. Non poteva esserci scelta migliore. La sua storia, il suo modo di essere lo dimostrano. Dopo tutto il giudizio su di una persona lo si basa su ciò che ha fatto e non solo su ciò che dice di voler fare. Troppo spesso i desideri non diventano realtà. Mentre ciò che si è fatto è la realtà.
Ma chi è il vincitore, l'artefice, della elezione di Mattarella. Tutti pensano a Renzi. Renzi stesso incarnando, (come sa fare e come è giusto che faccia), il ruolo di segretario del PD si loda di essere stato l'artefice, l'ideatore della elezione.
Penso che la realtà sia diversa.
Non è visibile oggi. Lo sarà, penso, quando la polvere dell'elezione si abbasserà. 
Sappiamo che Renzi aveva un patto con Berlusconi, che contemplava anche l'elezione del Presidente della Repubblica, e mai avrebbe voluto romperlo, rischiando di mettere in difficoltà il governo, con una tensione politica con Alfano, e con un disaccordo sulle riforme con Berlusconi. L'accordo si basava sul nome di Amato. Allora cosa è successo?
La elezione di Mattarella ha altri vincitori: Bersani e Vendola.


La sinistra del PD, insieme a Vendola, con la scelta di Mattarella, ha posto Renzi di fronte a un bivio: o salvare il partito o salvare il patto del Nazzareno. E Renzi è stato costretto ad accettare Mattarella. 
Ma non poteva fare altro. 
Se non avesse accettato Mattarella, il PD non avrebbe mai avallato l'elezione di Amato, e Renzi sa benissimo che una sconfitta nella elezione del Presidente della Repubblica avrebbe significato le sue dimissioni. Quindi accettando il "ricatto" di Bersani e Vendola ha salvato se stesso, rischiando però di far naufragare l'accordo con Berlusconi, ma sa anche benissimo che molto probabilmente potrà riannodare le fila con lo stesso Berlusconi (che una sola cosa non vuole: le elezioni) Invece se avesse subito una sconfitta nella elezione del Presidente della Repubblica, lui avrebbe finito la sua avventura di Presidente del Consiglio. L'accordo sotterraneo fra Vendola e Bersani, sul nome di Mattarella ha riportato la politica italiana verso sinistra e verso una maggiore chiarezza nelle prospettive future. Bersani e Vendola hanno vinto. Hanno messo un cane mastino alle caviglie di Renzi. Sarà difficile per quest'ultimo proporre leggi berlusconesche. Non a caso ieri, a parte le oche giulive di Renzi, chi gongolava erano Vendola, Bersani e la Bindi. Loro sanno che d'ora in poi Renzi non potrà essere più il padre padrone della politica italiana. Dovrà fare i conti con un Presidente della Repubblica garantista della Costituzione e delle regole civili. Torna un po' di democrazia in questa oligarchia dittatoriale nata con il famigerato porcellum che ha messo la scelta dei parlamentari, cioè di coloro che dovrebbero essere i liberi custodi della democrazia, nelle mani di una sparuta serie di piccoli oligarchi di partito. Credo che con Mattarella, si torni a guardare con maggiore serenità al futuro democratico del nostro Paese. Grazie a Bersani e Vendola.
(nell'immagine particolare del manifesto per la mostra di Alberto Chiarini. Pinacoteca Civica di Teramo)

martedì 6 gennaio 2015

FANNULLONI. CHE C'ENTRA IL MEDICO DI FAMIGLIA?

In tanti mi chiedono se nella vicenda romana dell'assenza per malattia dei vigili ci sia o ci possa essere una responsabilità del medico di famiglia. Io penso di no. A meno che non ci sia una compiacenza “voluta” da parte del medico di fiducia, nel qual caso si configurerebbe un grave reato penale, quello di falso ideologico. Ma comportamenti di questo genere sono rarissimi, se non impossibili, in quanto esistono tutta una serie di malattie non obiettivamente diagnosticabili, alle quali il paziente ricorre per ottenere una certificazione di malattia. L'esempio più emblematico è quello della emicrania, o cefalea, mal di testa per capirsi. In questo caso, essendo una malattia basata esclusivamente sulla sintomatologia riferita dal paziente, il medico non può far altro che certificare quanto riferito dal paziente stesso. E non penso ci sia un medico che possa contestare una tale malattia, rifiutare il certificato e inviare il paziente al lavoro, perché nel caso in cui la malattia fosse vera e il paziente fa un lavoro

ANNO NUOVO VITA NUOVA! FEDELTA' NON QUALITA'

La politica non è più un problema di qualità, ma di fedeltà. Fai carriera, hai l'onore di rappresentare la società non perchè hai dimostrato di meritare, ma solo se hai dimostrato fedeltà al segretario Turno (eroe, bello, rottamatore, toscano) o del segretario di turno.
E dopo questo "assioma", vero perchè evidente, anche se dimostrabile, si ripresenta il problema della legge elettorale. L'origine di tutti i mali. Tutto parte dalla legge elettorale. Poichè in democrazia la selezione della classe dirigente è demandata al voto, allora in base a come votiamo scegliamo la classe dirigente, cioè la scelta di quelle persone che avranno il compito di fare le scelte per la nostra società. Allora se votiamo con un sistema avremo la scelta di un tipo, se voteremo con un altro avremo la elezione di un altro tipo di persone o personalità..
E' particolarmente interessante la riflessione di Gustavo Zabrebelsky presidente emerito della Corte Costituzionale, pubblicata su Il Fatto Quotidiano del 0.01.2015.
Il merito, secondo la Corte.
Il nucleo costituzionale della decisione è nella seguente duplice affermazione:
a) l’alterazione della proporzionalità attraverso premi di maggioranza è possibile, in vista dell’obiettivo perseguito, che è la stabilità di governo e l’efficienza dei processi decisionali, ma non deve essere abnorme;
b) all’elezione dei singoli parlamentari non deve mancare il sostegno della scelta personale da parte dei cittadini-elettori (…).
Le motivazioni sono semplici e apodittiche.