In tanti mi chiedono
se nella vicenda romana dell'assenza per malattia dei vigili ci sia o
ci possa essere una responsabilità del medico di famiglia. Io penso
di no. A meno che non ci sia una compiacenza “voluta” da parte
del medico di fiducia, nel qual caso si configurerebbe un grave reato
penale, quello di falso ideologico. Ma comportamenti di questo genere
sono rarissimi, se non impossibili, in quanto esistono tutta una
serie di malattie non obiettivamente diagnosticabili, alle quali il
paziente ricorre per ottenere una certificazione di malattia.
L'esempio più emblematico è quello della emicrania, o cefalea, mal
di testa per capirsi. In questo caso, essendo una malattia basata
esclusivamente sulla sintomatologia riferita dal paziente, il medico
non può far altro che certificare quanto riferito dal paziente
stesso. E non penso ci sia un medico che possa contestare una tale
malattia, rifiutare il certificato e inviare il paziente al lavoro,
perché nel caso in cui la malattia fosse vera e il paziente fa un
lavoro
pericoloso per sé o per gli altri e succede qualcosa (ad es.
un incidente), a passare i guai sarebbe esclusivamente il medico che
ha ritenuto idoneo al lavoro un soggetto che in quel momento non lo
era. Quindi il problema dell'assenteismo per malattie false non lo si
risolve attribuendo compiti a soggetti, i medici, che questi compiti
non possono risolvere, ma cambiando le regole della certificazione
per malattie e potenziando le visite di controllo.
Prima cosa :
l'autocertificazione dei primi tre giorni di malattia da parte del
lavoratore.
Secondo: controlli
fiscali dal terzo giorno in poi affidati a un unico ente, senza
distinzione fra pubblico e privato, come avviene ora. Adesso i
controlli per i lavoratori pubblici sono affidati alle ASL, e questo
ente, già sovraccarico di lavoro, non può ottemperare al compito
richiesto, e quindi i controlli non li fa. I lavoratori privati sono
invece sotto il controllo dell'INPS, che avendo una struttura per ora
adeguata, riesce a svolgere adeguatamente il proprio compito.
Credo che con solo
queste due piccole modifiche il controllo dei finti malati sortirebbe
un adeguato miglioramento.
(il quadro; T. Patini, "vanga e latte")
Nessun commento:
Posta un commento