Fino
al 27 gennaio 2013 si svolge a Firenze una mostra dal titolo “Anni
trenta. Arti in Italia oltre il fascismo” Diversi sono i
motivi che stimolano l'andare a vedere e affrontare i temi della
mostra. Dal punto di vista storico pone il problema se sia possibile
rievocare l'arte dei quel periodo senza confonderla con il fascismo e
con le sue problematiche. Dal punto di vista artistico introduce temi
e filoni culturali che iniziano a fare comparsa e che produrranno
effetti nel campo dell'arte, dell'architettura e della comunicazione
di massa. Basti pensare all'emergere del design, della pubblicità,
della radio, del cinema fino ai primi rotocalchi. Gli albori di
quella che sarà la società del domani. Ma oltre a ciò la mostra mi
riporta indietro di qualche anno, quando a Teramo si iniziò un
percorso di conoscenza culturale che partendo dalle iniziative di
Exempla arrivarono fino alle grandi mostre su Corrado Cagli e Mirko.
Mostre che volevano tradurre in pratica uno dei precipui compiti di
una amministrazione, cioè quello di portare la grande cultura tra la
gente alfabetizzandola al bello, all'armonia. Peccato che tutto sia
stato dimenticato. Il tutto torna alla mente quando si “rivedono”
i capolavori che furono in mostra a Teramo esposti di nuovo in queste
grandi retrospettive. Forse eravamo troppo in anticipo.(nell'immagine Corrado Cagli, Trionfo di Roma. Una delle opere esposte nel 2004 a Teramo)
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