mercoledì 1 febbraio 2012

UNO SVINCOLO AL LOTTO ZERO UN PO' CONTORTO

Leggo con attenzione, ma anche con costernazione, gli annunci di una volontà dell'Amministrazione Comunale di voler tornare indietro (ancora una volta!) rispetto alla realizzazione del nuovo svincolo del Lotto Zero alla Gammarana, in parte già realizzato con una
devastazione della zona sportiva, nell'area dell'Acquaviva. Nelle numerose commissioni consiliari e consigli comunali svolti, il sindaco, i vari assessori e l'architetto Mariotti, si sono affannati innumerevoli volte nel giustificare la volontà di variazione del vecchio progetto dello svincolo, con la giustificazione che la pendenza prevista dal progetto redatto dai professionisti interni al Comune (con un enorme risparmio economico) fosse sbagliata, essendo maggiore di quella permessa dall'ANAS. Mi tornano in mente le parole usate dall'architetto Mariotti “non è possibile fare il vecchio progetto, perchè prevede pendenze che non sono consentite dall'Anas!”. Nel frattempo si è affidata la progettazione del nuovo svincolo a professionisti esterni con un aggravio di spese, si parla di milioni di euro in più. Oggi a distanza di tre anni, sembra tornare d'attualità il vecchio progetto della giunta Sperandio, prima modificato dal Chiodi e poi confermato da Brucchi. A questo punto mi chiedo: la pendenza non conta più? Noi dell'IDV abbiamo fatto tutto ciò che era nelle nostre possibilità democratiche per far capire ai cittadini, alla giunta, al Sindaco che stavano iniziando una strada sbagliata. Siamo scesi a fianco del comitato di quartiere, abbiamo fatto interrogazioni consiliari, interventi in consiglio, question time, conferenze stampe! Ora chi ripagherà i cittadini teramani del tempo perso? Chi ripagherà i cittadini teramani dei soldi in più spesi per l'affidamento della progettazione a professionisti esterni? Chi ripagherà i cittadini teramani per le spese del fermo alla ditta appaltatrice? Chi rimetterà a posto i terreni dell'Acquaviva devastati dalle ruspe e dal cemento?  Ancora una volta la giunta dell'apparenza, con i soldi dei cittadini.

2 commenti:

  1. Il discorso è sempre lo stesso, ovvero che chi amministra non è in grado di farlo, gestire la cosa pubblica è una scienza ed un arte al tempo stesso. Ma se il giudizio su chi decide è sempre lo stesso, anche la condanna per chi non ha la forza di fermarli è sempre la stessa. E' vero che le libere opinioni sono la forza della democrzia, però le opinioni senza le azioni sono solo sterili perdite di tempo.

    Fausto Napolitani

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  2. fausto, mi permetto di aggiungere però che: le libere opinioni formano le coscienze e queste formano il consenso. e solo con il consenso si riesce a non perdere tempo in un sistema democratico.
    E da qui riparte il discorso di un sistema democratico basato sul "maggioritario", dove il consenso è delegato totalmente ai cittadini e chi governa si arroga il dovere di amministrare forte di quel consenso (anche se una parte di cittadini pensa che stia sbagliando nelle scelte amministrative) e dove i vari consigli (comunali, provinciali, regionali e parlamento) sono esautorati totalmente da qualsiasi forma di governo (essendo questo in "capo" totale a chi governa). Come mio umile parere non ci resta altro, restando questo sistema elettorale, che cercare di "formare" un consenso tale da cambiare chi in questo momento amministra. Non vedo altra possibilità. Ma sono pronto, non avendo il pregiudizio della conoscenza a cambiare opinione. ciao. un caro saluto, alla prossima. siriano

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