venerdì 29 luglio 2011

NON PRIVATIZZATE IL NOSTRO PARCO FLUVIALE


Sembra che uno dei problemi principali oggi, nella nostra città, sia diventata la gestione dei parchi fluviali, partendo da due asserzioni (contestabili!) che la manutenzione sia scarsa e che non ci sia vigilanza. Per risolvere il problema l'Amministrazione Comunale propone di privatizzarne la manutenzione e la vigilanza dividendo tutto l'anello del parco in sei zone da affidare a sei differenti società private con la motivazione che in questo modo il servizio di pulizia e di custodia diventino, tout court, più efficienti. Io parto da altre considerazioni, la manutenzione del parco attualmente è dignitosa e la vigilanza non potrà comunque mai essere estesa a 24 ore su 24 e per tutto l'anno, ma ci si dovrà comunque sempre basare sulle forze dell'ordine, a meno che anche a Teramo, in puro stile fascil-leghista, non si pensi di autorizzare gruppe di ronde a presidiare dei parchi verdi. Facciamo un passo indietro, ammettiamo che siamo d'accordo nel concedere ai privati la manutenzione del parco fluviale, avremmo scelto la stessa modalità? Ho proposto in consiglio un metodo alternativo, ma è stato come parlare al vento. Il solo assessore Cozzi ha ammesso, per onestà di verità, che la proposta era interessante. Si parte dall'assioma che il parco deve restare pubblico il più possibile, non dovendosi creare neanche la pur più piccola barriera psicologica nell'utilizzo dello stesso. Per questo utilizzo fu pensato e poi realizzato dalla giunta di centro sinistra! Secondo il sottoscritto si dovevano individuare, come è stato realmente fatto, degli immobili disponibili (come l'ex casa cantoniera al boschetto di via del castello, l'ex casetta De Sanctis, ecc ) e dei piccoli appezzamenti di terreno da affittare a privati per destinazione commerciale (punti ristoro, ristorante), e il ricavato degli affitti destinarlo a una cooperativa che avrebbe avuto il compito di manutendere e pulire il parco. I vantaggi di questa proposta sarebbero stati:
  • parco ancora tutto pubblico
  • manutenzione costante tutto l'anno
  • omegeneità della manutenzione del verde pubblico
  • concessione limitata nel tempo (come contratti commerciali) e non per 15 anni + 15 anni, che di fatto bloccherebbero la disponibilità del parco
  • possibilità di poter continuare ad affidare temporaneamente a privati, associazioni, ecc., spazi di parco, senza dover chiedere il consenso al privato (ad es. feste, sagre, manifestazioni sportive, ecc.)
  • punti ristoro distribuiti in modo razionale, nei punti più utili per i cittadini e vantaggiosi per il privato
  • vigilanza omogenea tutto l'anno
Il privato con i suoi vantaggi, il pubblico con il suo parco, la cooperativa con i suoi lavoratori.

RUZZO RUZZO DELLE MIE BRAME

 Ruzzo, Ruzzo; Ruzzo delle mie brame chi è il più ingordo del reame? La corrente di Brenno? La corrente dell' "Andrea di Cione"? il PDL? Nel Ruzzo si sono consumate e si consumeranno le bramosie più ingorde degli ultimi anni nel territorio aprutino. IL PDL ha mostrato una ingordigia e una voglia di occupazione delle poltrone pari a quella del PD. Con il loro atteggiamento sono riusciti a far fare bella figura pure al presidente uscente, che capita l'antifona (tanto si è accasato in altri consorzi) ha abbandonato la scialuppa nel momento del bisogno, dimostrando ancora una volta la scarsa capacità politica collettiva, ma lo straordinario fiuto affaristico.
Dall'altra parte la prima cosa che ha affermato il presidente entrante è stata che la priorità sarà la trasparenza e ci saranno nuove assunzioni. La trasparenza ci sta sempre bene. Ma la volontà di nuove assunzioni, dimostra ingenuamente, non esperto di politica, le vere e reali intenzioni del PDL. Assumere, assumere, assumere! Sistemare il parente di turno, l'amico gattiano vicino. Quando fino a ieri hanno urlato che la scarsa efficienza della Ruzzo Reti fosse dovuta alla pletora di assunzioni che il Centro Sinistra aveva fatto fino a ieri. Poveri noi!

domenica 10 luglio 2011

LA SALA IPOGEA E I FIORI DI LOTO


E' vero la storia la scrivono i vincenti, con la protervia di poterne stravolgere gli eventi. Ma come i fiumi anche la storia prima o poi si riprende il proprio corso. Allora anche anche i re diventano nudi permettendo di capire ciò che si nasconde sotto le apparenze. E' di questi giorni l'attualità e la ventilata apertura della sala ipogea, progetto decantato come partorito dalla mente di questi amministratori, finanziata da questi amministratori. Ricordo quando presentammo il progetto prima in conferenza stampa e poi in consiglio, ricordo i sorrisi sarcastici, le invettive, i toni sprezzanti dei consiglieri di allora che ora si rappresentano amministratori lungimiranti. Ricordo le violenti parole dell'allora assessore al bilancio che inveiva contro l'affidamento al tal architetto, scelto, caso forse incomprensibile a lui e a loro, per le capacità professionali e non per il tornaconto politico (è di Chieti, non vota a Teramo). Ricordo il progetto della nostra Teramo culturale. Il percorso che avrebbe dovuto unire la pinacoteca (sede dei quadri della storia locale) al nuovo museo della scultura teramana (presso l'ex provveditorato). Ricordo l'intuizione di Sperandio che ebbe facile ascolto da Claudio Ruffini per un cambio tra l'ex provveditorato e la sede del Comi. L'oblio ha colpito le menti dei re, facendo pensare che è loro ciò che non sanno che cosa sia. Ma i veri Re non hanno bisogno di farsi grandi, lo sono. La storia spero presto riprenderà il proprio corso.

venerdì 8 luglio 2011

GLI UOMINI DELLA TEAM

Sono gli uomini che fanno grandi le cose, anche con i piccoli gesti. Ho osservato per un pò di tempo l'uomo della TEAM al lavoro, ne ho apprezzato la scrupolosità, l'impegno. Bottiglia dopo bottiglia dopo di lui il parco era pulito Mi riconcilia con la società. Non tutto è perduto. C'è ancora chi crede nel proprio lavoro, nel senso di bene comune.

IL FATO E LA POLITICA TERAMANA


Il Centro Sinistra in questi ultimi anni ha perso il comune di Teramo, la provincia di Teramo, il comune di Atri, il comune di Roseto, il comune di Castelli, il comune di Colonnella, la ASL di Teramo, il Ruzzo di Teramo, il comune di Tossicia, il comune di Canzano, la regione Abruzzo, nomine, amministratori, ecc ecc., mentre in altri territori riprende consensi. Ci sarà pure un motivo? Ci sarà pure un responsabile delle scelte fatte? Oppure tutto è ineluttabile, tutto dipende dal Fato, divinità pagana. Noi uomini “razionali” ancora pensiamo che possa esistere il figlio di Caos e della Notte al quale nessuno, nemmeno gli dei, potevano sottrarsi? Desine fata deum flecti sperare precando” (Cessa di sperare di cambiare i fati degli dèi con la preghiera). I risultati sono la conseguenza delle scelte effettuate. In politica ci sono delle regole non scritte, ma alle quali è necessario adeguarsi, se non si vuole essere spazzati via dagli eventi. Una di queste è che bisogna sempre anteporre gli interessi dei cittadini ai propri. Solo dopo arrivano i giusti interessi personali. Purtroppo nel centrosinistra teramano troppo spesso i protagonisti della politica hanno anteposto i propri interessi a quelli collettivi. E vengono spazzati via come penosi dittatori che pensavano di essere Dei. Ma nella loro superbia ne attribuiscono la responsabilità al fato.