La
‘barriera’ del suono della clonazione dei primati, uomo compreso,
è stata dunque infranta. E la ricerca, pubblicata
sulla rivista Cell,
sta sollevando in tutto il mondo un’ondata di reazioni, non tutte
positive. Da una parte la promessa di un avanzamento della scienza,
grazie alla creazione di modelli di patologie umane, soprattutto nel
campo delle malattie neuro-degenerative; dall’altra le istanze
etiche e la paura di una deriva che potrebbe portare alla clonazione
umana. Ne abbiamo parlato con Giuseppe Novelli, genetista di fama
mondiale e rettore dell'università Tor Vergata di Roma