venerdì 24 giugno 2011

INTERCETTATEMI

<<“Le intercettazioni telefoniche cosi come vengono usate oggi, senza adeguata regolamentazione, sono costose e spesso inefficaci ai fini processuali. Vengono utilizzate come arma di pressione, a volte di ricatto, per demolire vite e carriere delle persone che si vedono sbattute come mostri nelle prime pagine dei giornali”>>. Lo dice il ministro per le Politiche agricole Saverio Romano. In questi giorni tutto il governo, le TV di regime, le TV asservite, i giornali lacchè, hanno iniziato una campagna d'informazione senza precedenti contro le intercettazioni telefoniche proposte dai giudici.<< "I cittadini devono essere liberi di poter parlare al telefono, senza pensare di essere intercettati. Si lede la libertà di pensiero">>. Purtroppo non è il caldo estivo a proporre tali affermazioni, ma sono gli interessi politici e economici che si vorrebbero nascondere e che qualche giudice ancora cerca di rendere evidente. Se intercettano i comuni cittadini, al massimo possono sapere come fare la spesa, come arrivare a fine mese. Come trovare un lavoro. Non credo che siano argomenti che interessano i giudici, ma dovrebbero interessare i politici. Loro dovrebbero ascoltare le conversazioni telefoniche dei cittadini, forse spenderebbero meglio il loro tempo.

mercoledì 22 giugno 2011

ADESSO SI CHE E' UN BEL FIUME

Non pensavo che potessero arrivare a tanto. E' ovvio che poteva andare peggio. Potevano allargare un altro pò e arrivare fino all'argine. Ma siamo sicuri che cosi andrà meglio? Ma siamo sicuri che quando arriverà la prossima piena non sarà peggio? La piena prenderà maggiore velocità e trascinerà con se un maggior numero di cose che al primo restringimento formeranno una barriera con ulteriori danni. Ma tanto risponderanno che lo sanno loro. Quante volte ho sentito queste affermazioni e poi dire abbiamo sbagliato. Povero fiume!

domenica 19 giugno 2011

MAGGIORITARIO: NO GRAZIE


Un sistema elettorale che imbriglia la democrazia. La durata di un governo non è sinonimo di efficienza. Un governo può durare cinque anni e creare danni incommensurabili. Ovviamente, al contrario, potrebbe essere il massimo dell'efficienza, ma in questo caso non ci sarebbe nulla da obiettare. Il problema è se un governo vuol durare cinque anni e in questi cinque anni ci si accorge che stanno combinando scelte deleterie per il Paese. In questo caso nessuno dei parlamentari vuol tornare alle elezioni, per paura di perdere i privilegi acquisiti. Chi ha voglia di perdere quindicimila euro al mese? Chi ha voglia di perdere il portarborse, i rimborsi, il barbiere, ecc? Allora ecco ci si trova in un sistema bloccato. Da una parte la consapevolezza dell'inefficienza del leader, dall'altra la voglia personale di restare nei privilegi. Ecco perchè il maggioritario è un sistema anti democratico. Si, lo ribadisco, so della gravità della parola, antidemocratico. Non permette il cambio delle persone, se non con il ricorso alle elezioni. Ecco perchè, consapevole di queste e di altre mille riflessioni, anche storiche, mi son sempre schierato per il proporzionale con lo sbarramento al 4%. Ero, e forse ancora sono, parte di una minoranza che la pensa in questo modo. Ma comincia a serpeggiare il dubbio, e capire l'importanza del cambio della legge elettorale. Proporzionale e sbarramento al 4 %. Prima si chiede il voto per le proprie idee e "poi" si fanno gli accordi sul programma, alla luce del sole. Nel maggioritario, invece, prima si fanno le alleanze nel segreto delle stanze e poi si fanno i programmi. E ai cittadini non resta che scegliere fra due minestre preconfezionate. O non andare a votare.

sabato 18 giugno 2011

VEZZOLA RETTIFICATO

Cosa mangia il mostro del fiume? Ma è ovvio ,,, tratti della vezzola!
Chissà quanta fame avrà?
Quanto fiume mangerà?
Diranno che è importante dar da mangiare al mostro, come offerta sacrificale alla divinità Fiume, per evitare future sciagure.
Sarà così?
O sarà che si sacrificano soldi pubblici, sull'altare della prevenzione?
Ma l'acqua così regimentata non scorrerà più velocemente e con maggiore forza? Non farà più danni di prima?

venerdì 17 giugno 2011

BRUNETTA E NOI

Mi faccio una semplice domanda, ma se il precario fosse lui, si comporeterebbe nello stesso modo, penserebbe nello stesso modo? Quanta è strana la nostra società, fanno le leggi sui precari coloro che precari non sono. Pontificano coloro che pontefici non sono, ma che solo per una vergognosa legge elettorale sono lì a pontificare. Il Brunetta due volte si è candidato a sindaco di Venezia e due volte è stato sonoramente preso a calci nel sedere. Coloro che lo conoscono, i suoi paesani, due volte lo hanno rifiutato. E lui, lacchè di turno del segretario del partito (di tutti i partiti, destra, sinistra, centro, alto basso) si è fatto nominare al parlamento, dopo che ovviamente lo stesso segretario di partito si è garantita la nomina al parlamento (una legge elettorale da schifo!). E vengono a pontificare! Guardatevi intorno. Guardate, osservate, chi ci rappresenta. Chi rappresenta la comunità al parlamento! Se loro sono lo specchio della società, la nostra società è allo sfacelo. Ma per fortuna non è così. Vivo tra la gente. Vivo anche tra i giovani. Tra di loro c'è ancora una grande voglia di fare, di studiare, di migliorare. Solo se avessero la possibilità di guardare con ottimismo al futuro! Solo se dessero loro la possibilità di dimostrare ciò che sanno e vogliono fare, come l'hanno data a me! Ringrazio quella classe dirigente, che mi diede quelle possibilità. La società è cambiata, in peggio. Grande responsabilità è degli attuali cinquantenni. Anche mia. Ho fatto tutto quello che potevo?

lunedì 13 giugno 2011

UN MARE DI VOTI

Gli italiani hanno dato un chiaro segnale ai partiti, ai comitati, al centro sinistra, al centro destra. Nessuno può dire di aver vinto. Hanno vinto gli italiani.  I cittadini che hanno firmato per i referendum, hanno vinto coloro che hanno raccolto le firme, hanno vinto coloro che ragionando con la propria testa hanno detto No alle leggi ad personam, hanno detto No alla privatizzazione obbligatoria della gestione della distribuzione dell'acqua, hanno detto No alla ripianamento degli investimenti per le condutture da parte dei cittadini, hanno detto No al nucleare. E' una vittoria della informazione alternativa,  un voto nato in alternativa alle televisioni. Una vittoria del web. E' un segnale positivo che ci permette di guardare al futuro con un briciolo maggiore di serenità. Ma bisogna continuare a lavorare con i piedi per terra, Abbiamo una grande responsabilità. Di fare il bene comune. Di pensare al futuro dei giovani.

sabato 11 giugno 2011

L'ACQUA SULL'ALTARE

Da facebook mi perviene questa foto: dall’altare della Messa conclusiva della Giornata Regionale Della C.V.X. Campana (Comunità di Vita Cristiana) cui la foto si riferisce sono giunte queste parole: “L’acqua è vita! Privatizzarla significa diventare padroni della vita altrui. Per questo l’acqua deve rimanere pubblica
Ogni tanto una buona notizia: una parte della Chiesa che non pensa che tutto ciò che viene da sinistra sia una cosa sinistra e tutto ciò che viene da destra sia da giustificare. 

CEMENTO ARMATO SUL TEATRO ROMANO

Mi son chiesto varie volte perchè nel cantiere del teatro romano abbiano fatto un recinto a prova di sbirciamenti interni. Una palizzata di tavole di legno a prova di sguardi indiscreti, che circondano completamente tutto il cantiere. Quanto hanno speso per fare quella barriera? Perchè farla così fitta, tanto da impedire qualsiasi sguardo furtivo? Forse per non far vedere come stanno restaurando (sic!) il teatro romano?  Guardate la colata di cemento su una griglia di ferro, il classico cemento armato! Ma vi sembra possibile che su una volta di epoca romana si faccia una colata di cemento armato? Incredibile! Poi sopra metteranno un po' di mattoni e copriranno il tutto. Come nascondere la polvere sotto il tappeto. Poi si alza il tappeto e si vedono le magagne.

venerdì 10 giugno 2011

DIETRO L'APPARENZA LA SOSTANZA


Ma siamo proprio tanto sicuri che il sindaco sia dispiaciuto delle mie critiche alla sua scarsa attenzione alla delega alla cultura? Mi dispiace solo che la direttrice si sia inserita in un discorso politico che di tecnico nulla ha. Una buona programmazione culturale è fatta dal continuo confronto fra la parte politica (che indirizza, valuta, programma) e la parte amministrativa che quella programmazione deve realizzare nel miglior modo possibile, tenendo presente le esigenze economiche, le necessità di ricerca, i tempi realizzativi. Nella vicenda catalogo Averardi ciò che è mancata è la programmazione politica, con la smania del sindaco di voler apparire a tutti i costi, con la smania del sindaco di voler “far vedere” l'efficienza della sua

LA CULTURA DELLE APPARENZE


La mancata pubblicazione del catalogo per la mostra di Averardi mi porta a fare delle considerazioni.
In un momento di crisi economica, credo che nessuno si sarebbe meravigliato se si fosse deciso di svolgere una retrospettiva su Cesare Averardi senza un catalogo. Il sindaco avrebbe potuto giustificare il tutto affermando di voler far “gustare” un anticipo su di un artista meno noto, rinviando l'approfondimento storico culturale critico in un secondo momento. Ma non è giustificabile l'affermazione addotta a scusante della inefficienza della programmazione, quando si

giovedì 9 giugno 2011

DELFICO MONTORI E L'OTTOCENTO TERAMANO

 Il 7 giugno si è svolta la presentazione del volume "Cavour nelle caricature di Delfico". Una interessante serata culturale. Una importante presenza di pubblico. Una celebrazione insolita per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia e per il 150° anniversario della morte di Cavour, che lasciò le vicende terrene il 6 giugno 2011, attraverso le immagini e le parole di due contemporanei di quelle vicende che seppero illustrare e descrivere gli avvenimenti della loro epoca, e cioè Melchiorre De Filippis Delfico e Giuseppe Montori. Del primo sono state illustrate le caricature con protagonista Cavour dalla prof.ssa Maria Paola Fabiocchi, del secono sono state ricordate le parole

domenica 5 giugno 2011

AVERARDI PER APPARIRE. UN CATALOGO PER VERGOGNARSI


 Di ritorno dalla mostra "Melozzo da Forliì - l'umana bellezza fra Piero della Francesca e Raffaello", (straordinaria per il valore culturale, per la localizzazione, per il bookshop, per il catalogo, per i gadgets, per le guide, ecc. ecc) sono stato attratto dal titolo della mostra presente nella nostra pinacoteca  "Cesare Averardi - fuori dall'ombra". Un titolo stimolante per un autore di cui ho spesso sentito parlare. Sapevo che lo straordinario quadro lì in fondo alla sala della Casa del Mutilato fosse suo. E allora quale occasione migliore per colmare una lacuna culturale? Una mostra della collezione donata dal figlio al Comune di Teramo. Sapevo che la donazione è stata fatta diversi anni fa e sapevo che gli eredi insistevano per una retrospettiva sull'autore. Finalmente! Una lacuna colmata! Finalmente saprò qualcosa in più su Cesare Averardi! Sapevo che fosse cittadino di Villa Passo, la cui villa attrae l'attenzione di rapidi sguardi mentre si viaggia alla volta di Ascoli. Mi godo la mostra. Cerco di capire meglio l'autore fra le stanze sapientemente inquadrate. Apprezzo moltissimo opere di suoi contemporanei. Alla fine del percorso chiedo il catalogo. Mi viene risposto: NO IL CATALOGO NON C'E'. E' ANCORA IN STAMPA! Però mi fanno dono di un breve opuscolo. Spero, uscendo dal museo, di poter acquisire qualche notizia pur breve dall'opuscolo. Invece no. Ci sono solo le presentazioni! Si osanna la pinacoteca, si osanna tizio, caio, quanto siamo bravi, ma nenache mezza notizia su Cesare Averardi. Solo uno sterile, scarno, crudo, elenco delle opere in mostra. Incredibile solo a Teramo si fanno le mostre per apparire. Solo a Teramo la mostra chiude e il catalogo ancora non c'è. A chi servirà poi? Incredibile! E' veramente incredibile! Ho saputo poi che la mostra viene prorogata. fino al 30 giugno. Speriamo che gli ultimi visitatori abbiano la fortuna di capire meglio Cesare Averardi. Gli altri dovranno tornare, se vogliono sapere chi fosse Averardi Cesare, nato a villa Passo. La dr.ssa Arbace la conosco, so della sua preparazione culturale, della sua quasi maniacale puntualità, lei neanche dice nulla?

sabato 4 giugno 2011

CROCETTI E LA SUA MATERNITA'


Lì, in piazza Orsini, lì dove per mezzo secolo era cresciuta una palma, protagonista di tante cartoline, appare una scultura di Venanzo Crocetti. E ancora una volta, ci stupisce la sua arte, con la straordinaria capacità di trasporre in un’opera i più intimi sentimenti dei personaggi. I loro atteggiamenti, le loro espressioni ne tradiscono lo stato d’animo; nelle loro fattezze si percepisce la tensione psichica che avvolge l’attimo rappresentato. Come nel pannello scultoreo della più o meno finta porta posteriore del duomo, il braccio proteso dell’angelo è indispensabile per capire l’amorevole gesto di consolazione, di rassicurazione, che Gabriele vuole dare alla Madonna, subito dopo l’attimo dell’Annunciazione (l'angelo annunciante le ha portato una notizia che la stravolge e allora la vuole rassicurare). Capendo lo stato di preoccupazione che le si staglia sul volto, le fa una carezza sulle mani poste sul viso, la sorregge, la consola, facendole capire il ruolo di Prescelta; un gesto d’amore, forse unico nella storia dell’arte. Non più un’Annunciazione distaccata, l’Angelo da una parte e un po’ discosta la Madonna, ma un’Annunciazione intima, un’Annunciazione umana, così nella “Maternitàquel raro gesto di protrarre al cielo il proprio bambino, di sollevarlo, di staccarlo da terra, oltre che farci vedere la gioia di una madre, si carica di un sentimento ampio, di fraternità, di fiducia. Della fiducia, di quella vera non si ha paura. Solo quando si è consapevoli di essere in buone mani non si ha paura di non avere i piedi per terra. Ci si affida all’altro. I bimbi non hanno paura se a sollevarli, a staccarli dalla terra è la madre. Nel viso disteso della bambina protesa in alto non si vede alcuna paura, è la mamma che la solleva, di lei ha piena fiducia. E allo stesso tempo sembra di vedere il momento successivo. Sappiamo come andrà. Ci sarà una tenerezza. Un abbraccio. Un gesto, un attimo, capace di rappresentare non solo l’amore di una madre per il proprio figlio ma anche il sentimento di amicizia, di accoglienza, che una comunità può dare a chi arriva nella propria città.

venerdì 3 giugno 2011

UNA BELLA FOTO ITALIANA

La foto più bella della giornata!
A Modena hanno preparato e fatto sfilare per le strade del centro una bandiera italiana di 1797 metri.
E chi ha contribuito a portarla?
Anche loro sono italiani!

CAVOUR IN DELFICO MARTEDI' 7 GIUGNO ORE 18.00

Martedì 7 giugno 2011 presso la sala Caraciotti, in via Torre Bruciata, a Teramo, alle ore 18.00 presentiamo la strenna volume "Cavour nelle Caricature di Delfico".
Il convegno divulgativo organizzato dalla nostra associazione, Il Poliorama, vuole essere anche il momento per celebrare Cavour nel 150° dalla sua morte, avvenuta il 6 giugno del 1861.
Celebriamo in questo modo anche l'Unità d'Italia, da cittadini orgogliosi dell'unità della nazione, Lo facciamo da un punto di vista poco solito, cioè attraverso le immagini, i pensieri, le riflessioni di chi visse di persona quei momenti e cioè Melchiorre De Filippis Delfico che seppe tradurre in immagini le principali vicende di quel periodo  e Giuseppe Montori che a sette giorni dalla morte dello statista scrisse e poi lesse nelle pubbliche esequie, celebrate a Teramo, l'elogio di Cavour.

giovedì 2 giugno 2011

CETRIOLI UNA BUFALA ? IL COLI NO !

Non si mette in discussione la diarrea mortale da escherichia coli. Ma pone dei dubbi la notizia.
Ma possibile che il batterio sia solo sui cetrioli ? E non sui pomodori, sulla lattuga, sui cocomeri, ecc.?
Ma possibile che siano infetti solo i cetrioli spagnoli?
Ma possibile che siano infetti "tutti" i cetrioli spagnoli da qualsiasi parte di quel paese coltivati? (Non è pensabile che tutta l'acqua da irrigazione della Spagna sia infetta, dal sud al nord.  Perchè è ovvio che se dobbiamo pensare a una infezione da coli, dobbiamo pensare che le colture siano state i innaffuiate con acqua infetta da liquami).
Ma possibile che l'infenzione sia localizzata solo in un'area della Germania? Forse i cetrioli spagnoli vengono importati solo nella zona di Amburgo? O solo in Germania?
Mi sembra che ci sia qualcosa che non quadra.
I laboratori chimico biologici tedeschi da ricerca, sanno qualcosa?

UN REFERENDUM NON E' SOLO CUORE

Il referendum non può essere una questione di cuore. I referendum a cui saremo chiamati a votare sono una questione di cervello.
Si all'abrogazione della legge sul nucleare, perchè siamo in ritardo, perchè altri producono in eccesso energia dal nucleare, perchè gli investimenti vanno indirizzati alle energie alternative, perchè le scorie non sappiamo dove smaltirle.
Si all'abrogazione della privatizzazione dell'acqua. Anche se si discute solo della privatizzazione delle condutture. Non è vero che la liberalizzazione fa risparmiare i cittadini (vedi la liberalizzazione del petrolio, la benzina ha superato 1,5 euro al litro), vedi la liberalizzazione delle assicurazioni (per stipulare una polizza ci vuole una assicurazione sull'infarto), mentre è sicuramnete vero che fa aumentare i profitti dei privati (leggi le grandi industrie si mettono daccordo, fanno cartello).
Si all'abrogazione del leggittimo impedimento. Non vale la pena spendere neanche una parola su questo. Tutti dovremmo essere uguali di fronte alla legge. Utopia? Speriamo di no.